sabato 10 settembre 2011

UBS: IL COLLASSO DELL’EURO POTREBBE PORTARE ALLA LEGGE MARZIALE E ALLA GUERRA CIVILE


Con una vena simile a quella con cui Hank Paulson ha minacciato la legge marziale nelle strade degli Stati Uniti se il bailout non fosse riuscito a passare, le maggiori banche come UBS stanno ora mettendo in allarme per un “governo autoritario o militare” e la “guerra civile” in un tentativo di allontanare per la paura gli stati membri dall’abbandonare l’euro.
È una trama trasparente progettata per creare un pretesto per dar modo all’Unione Europea di realizzare una politica economica comune in tutti gli stati membri, un qualcosa che il Primo Ministro britannico David Cameron sta sostenendo apertamente.

In un documento della UBS Investment Research, la banca svizzera avverte che se gli stati membri dovessero iniziare a disertare l’euro provocando il collasso della divisa unica, potrebbe istaurarsi una “qualche forma di governo autoritario o militare, o una guerra civile”.
Il tono del consiglio di UBS risuona sobrio e autorevole, ma abbiamo già assistito a questo tipo di disseminazione di paura finanziaria, durante il dibattito sul salvataggio nel 2008, che alla fine riuscì a sfondare in seguito alle bellicose minacce sulla legge marziale e l’apocalisse economica.
Come ha rivelato il senatore James Inhofe, l’allora Segretario al Tesoro Hank Paulson disse ai membri del Congresso che la crisi sarebbe stato “molto peggiore della grande depressione” se il Congresso non avesse autorizzato la spesa per acquistare i titoli tossici, una proposta “che ha poi abbandonato il giorno dopo che ha ottenuto i soldi”, aggiunse Inhofe, riferendosi a come, subito dopo l’approvazione, Paulson annunciò che i soldi del bailout non sarebbe stati utilizzati per comprare il debito tossico, ma che sarebbero stati direttamente iniettati nella banche come Goldman Sachs, di cui era stato il CEO.
I parlamentari del tempo furono minacciati con la “legge marziale” e i “militari nelle strade” se non avessero votato per approvare la spesa, la stessa identica retorica che stiamo ora ascoltando da UBS e da altri.
Anche l’amministrazione Obama ha usato il terrorismo economico per ottenere un accordo sulla spinta dell’aumento del debito. Mentre diceva agli americani che una nuova grande recessione poteva essere solo questioni di giorni se non fosse stato raggiunto un compromesso, Obama stava dicendo privatamente alle grandi banche di non preoccuparsi, assicurandole che “un evento del genere non accadrà”.
L’investitore miliardario George Soros si è ora unito al coro, avvertendo che la “crisi ha il potenziale per essere molto peggiore di Lehman Brothers” se l’Unione Europea non riuscirà ad ottenere un potere maggiore per creare un’autorità economica centrale.
Naturalmente, le popolazioni di Grecia, Italia, Portogallo e di altri paesi molto probabilmente non farebbero ricorso alle rivolte di massa e alla guerra civile se l’euro dovesse sparire. La gran parte darebbe il benvenuto a un ritorno alla vecchia moneta tradizionale e il valore delle merci e dei servizi verrebbero semplicemente rivalutati di conseguenza.
Non ci sarebbe panico di massa, sommosse e nessun bisogno di leggi marziali, ma l’establishment bancario deve paventare tutto questo per poter preservare l’euro e tenere il continente sui binari di un futuro amalgama per un superstato federale à la Quarto Reich, che era il vero proposito sin dall’inizio.
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03.09.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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